Il ruolo del sistema glinfatico nella neurodegenerazione

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Il “Centro Dino Ferrari” ha avviato un progetto di ricerca volto a studiare il ruolo del sistema glinfatico nella progressione delle demenze neurodegenerative. Il progetto ha l’obiettivo di individuare biomarcatori affidabili e non invasivi per valutare l’attività del sistema glinfatico, nonché di identificare meccanismi biologici modulabili attraverso interventi farmacologici o tecniche non invasive.

Questo studio è di particolare rilevanza perché il malfunzionamento del sistema glinfatico potrebbe contribuire all’accumulo di proteine tossiche, favorendo lo sviluppo di demenze come l’Alzheimer. L’iniziativa si inserisce in una più ampia rete di ricerca multidisciplinare, coinvolgendo esperti di neurologia, imaging cerebrale e biologia molecolare.

Metodi e Tecnologie

  • Neuroimaging avanzato: utilizzo della Risonanza Magnetica (RM) per analizzare il flusso del liquido cerebrospinale e monitorare l’attività del sistema glinfatico.
  • Analisi dei fluidi biologici: valutazione di biomarcatori nel liquido cerebrospinale per rilevare alterazioni legate alla progressione delle demenze.
  • Modelli sperimentali: studi su modelli animali e cellulari per comprendere i meccanismi alla base della disfunzione glinfatica.
  • Tecnologie innovative di monitoraggio: sviluppo di strumenti per la misurazione indiretta dell’efficienza del sistema glinfatico nei pazienti.

Impatto Atteso

  • Identificazione di biomarcatori precoci per individuare la malattia prima della comparsa dei sintomi clinici.
  • Sviluppo di strategie terapeutiche mirate per migliorare l’efficienza del sistema glinfatico e ridurre il rischio di accumulo di proteine neurotossiche.
  • Miglioramento della qualità della vita dei pazienti, ritardando la progressione della malattia attraverso interventi personalizzati.

Budget: 105.000€

Laboratorio di riferimento
Laboratorio Cellule Staminali_Prof. Torrente
Contatti e approfondimenti

Referente: Dott. Arighi
Telefono / Email

Questo progetto è supportato da

Fondazione BCC Milano

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di 105.000€, distribuita su tre anni.

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