Il “Centro Dino Ferrari ha raggiunto l’obiettivo 2023:
l’acquisizione di un nuovo Microscopio Elettronico di ultima generazione.
Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile il traguardo dei 425mila euro!
Questo grande traguardo è stato possibile grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, nell’ambito di un progetto del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), bando “Dipartimento di Eccellenza” vinto dal Dipartimento di Fisiopatologia Medico Chirurgica e dei trapianti Policlinico di Milano (Direttore Prof.ssa Flora Peyvandi), di cui la Prof.ssa Stefania Corti è referente interno.
Un sentito grazie anche a tutti coloro che hanno deciso di abbracciare il progetto, consentendoci di raggiungere l’importante cifra di 425mila euro.
Ci sarà così un nuovo alleato nella lotta contro le malattie neuromuscolari, neurodegenerative e cerebrovascolari che aiuterà i nostri medici e ricercatori nella maggior comprensione di queste patologie, nella diagnosi precoce e nello sviluppo di nuove terapie in tempi sempre più rapidi.
Dotato di un elevatissimo potere di risoluzione – pari a 250.000x – questo strumento è in grado di mostrare dettagli di grandezze infinitesimali, che potrebbero fare una differenza enorme per tanti piccoli e grandi pazienti.
In particolare, il microscopio verrà impiegato per:
esaminare nel dettaglio le strutture cellulari coinvolte nelle patologie neuromuscolari, neurodegenerative e cerebrovascolari, favorendo una comprensione più approfondita dei meccanismi patogenetici;
agevolare la diagnosi precoce, consentendo interventi terapeutici tempestivi che potrebbero migliorare significativamente l’esito clinico dei pazienti affetti;
implementare nuove terapie, aprendo la strada a trattamenti più efficaci e personalizzati;
contribuire alla consulenza genetica per una diagnosi prenatale, permettendo una gestione più efficace delle malattie ereditarie a carico del sistema nervoso e muscolare.
Il precedente microscopio, acquistato nel 1985 e ai tempi simbolo di innovazione per il Policlinico di Milano, va ora in pensione: dopo decenni di prezioso servizio, durante i quali ha contribuito a innumerevoli scoperte e progressi, sarà esposto nel museo del Policlinico dove continuerà a ispirare le future generazioni sulle evoluzioni della ricerca medica.
E ora, ci aspetta un nuovo e ambizioso progetto per il 2024:
un Contratto di Ricerca triennale per un Giovane Ricercatore in Neurologia
nel campo delle malattie neuromuscolari, neurodegenerative e cerebrovascolari.
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