Il tremore è uno dei disturbi del movimento più comuni e consiste in un’oscillazione ritmica e involontaria di una o più parti del corpo. Può manifestarsi a riposo, durante il mantenimento di una postura o durante l’esecuzione di un movimento volontario. Il tremore può essere espressione di numerose condizioni neurologiche e non neurologiche, ciascuna con caratteristiche peculiari.
Il tremore può avere cause molto diverse. Il tremore essenziale è la forma più comune e ha una forte componente genetica, con ereditarietà autosomica dominante in molti casi. Il tremore parkinsoniano è invece legato alla degenerazione dopaminergica nigrostriatale e alla presenza di aggregati di alfa-sinucleina. Altre forme includono il tremore distonico, il tremore cerebellare (spesso conseguente a lesioni o degenerazione cerebellare), il tremore fisiologico amplificato (stress, farmaci, ipertiroidismo), e il tremore neuropatico (neuropatie periferiche). Talvolta l’eziologia rimane non identificata.
Il tremore si caratterizza per frequenza, ampiezza e circostanze di comparsa.
Tremore distonico: irregolare, variabile, spesso associato a posture distoniche.
La severità può variare con stress, emozioni, fatica o consumo di caffeina
La diagnosi è clinica e si basa sulla caratterizzazione dettagliata del tremore e sul contesto neurologico del paziente. L’esame neurologico consente di distinguere le principali forme. Quando necessario, si ricorre a:
Il trattamento dipende dalla specifica forma di tremore.
Dott. Alessio Di Fonzo