Paraparesi spastica

Le paraparesi spastiche (HSP, Hereditary Spastic Paraplegias) rappresentano un gruppo eterogeneo di malattie neurodegenerative caratterizzate da una progressiva rigidità e debolezza degli arti inferiori, dovute a degenerazione delle vie corticospinali.

Le HSP possono essere autosomiche dominanti, recessive, X-linked o mitocondriali. Sono stati identificati oltre 80 geni associati (SPG), molti dei quali coinvolti nel traffico assonale, metabolismo lipidico e funzione mitocondriale. Esistono anche forme acquisite (sclerosi multipla, mielopatie infettive, carenziali o metaboliche) che mimano il quadro clinico.

La presentazione clinica può essere:

  • Forma pura: spasticità e debolezza degli arti inferiori, iperreflessia, piede cavo, alterazioni urinarie.
  • Forma complessa: associata a neuropatia, distonia, atassia, epilessia o deficit cognitivi.
    L’esordio varia dall’infanzia all’età adulta e la progressione è generalmente lenta.

La diagnosi si avvale di:

  • RM encefalo e midollo per escludere cause secondarie.
  • Studi genetici, preferibilmente tramite pannelli NGS o WES/WGS.
  • Esami ematici mirati per escludere cause metaboliche o infiammatorie.

Terapie disponibili

La gestione è sintomatica:

  • Farmaci antispastici (baclofene, tizanidina).
  • Tossina botulinica in casi selezionati.
  • Fisioterapia intensiva e ortesi.
  • Trattamento dei disturbi urinari.
  • La presa in carico multidisciplinare è fondamentale.

Ricerca in corso

La ricerca si concentra sull’identificazione di nuove varianti genetiche, modelli cellulari da iPSC e possibili approcci di terapia genica per forme monogeniche. Sono in sviluppo studi per definire biomarcatori utili al monitoraggio della progressione.

Contatti e approfondimenti

Dott. Alessio Di Fonzo