dal 1981 al 1988
dal 1980 al 2002
Ogni grande storia prende vita da un motore invisibile, capace di spingere avanti sogni e trasformare il dolore in azione. Quello del “Centro Dino Ferrari” è alimentato da un sentimento profondo: l’amore incrollabile dell’Ing. Enzo Ferrari per suo figlio Dino, scomparso a soli 24 anni a causa della Distrofia Muscolare.
Determinato a dare un significato duraturo a quella perdita, l’Ing. Enzo Ferrari accolse il progetto visionario del Prof. Guglielmo Scarlato: formare una nuova generazione di ricercatori pronti a sfidare le malattie neuromuscolari, neurodegenerative e cerebrovascolari. Da quella condivisione di intenti, nel 1981, prese forma un’idea forte e lungimirante, che in pochi anni avrebbe posto le basi per la nascita del Centro e dell’Associazione “Centro Dino Ferrari”.
dal 1981 al 1988
dal 1980 al 2002
Il 19 gennaio 1932 nasce Dino Ferrari, primogenito dell’Ing. Enzo Ferrari. Giovane talento dell’ingegneria e della progettazione automobilistica, Dino mostrò sin da subito una straordinaria passione per il mondo delle corse.
Purtroppo, però, a soli 24 anni la sua promettente carriera venne spezzata dalla Distrofia Muscolare, malattia che lo portò via troppo presto. Il padre Enzo lo ricordava così: “Dino era nato nelle corse e con le corse. Era pervaso da una passione esclusiva per questo sport e del resto sapeva pilotare con disinvolta perizia le macchine che potevo dargli”.
Per onorarne la memoria e trasformare il dolore in un impegno concreto, l’Ing. Enzo Ferrari scelse di dedicargli, non solo un’auto sportiva con il marchio Dino, ma anche di sostenere attivamente la ricerca scientifica contro la malattia che lo colpì.
Nel 1980, il Prof. Guglielmo Scarlato, direttore della Clinica Neurologica dell’Università degli Studi di Milano – Ospedale Policlinico, sognava di formare una nuova generazione di medici e ricercatori specializzati nelle malattie neuromuscolari, neurodegenerative e cerebrovascolari.
Per realizzare questo obiettivo, servivano risorse, strumenti e formazione avanzata. In un periodo in cui i fondi statali per la ricerca erano limitati, Scarlato trovò un alleato visionario: l’Ing. Enzo Ferrari.
Sensibile al valore della ricerca medica e mosso da un impegno personale, Ferrari sostenne la formazione di giovani neurologi, finanziandone la specializzazione in centri internazionali di eccellenza.
Il progetto prese slancio e, nel 1981, nacque il “Centro Dino Ferrari” dell’Università degli Studi di Milano, dedicato alla diagnosi, terapia e ricerca delle malattie neuromuscolari, neurodegenerative e cerebrovascolari. Dotato di tecnologie all’avanguardia, il Centro si affermò rapidamente nella comunità scientifica internazionale, pubblicando su riviste di prestigio come Lancet, Neurology, Nature, e Science e altre ancora.
Nel corso della sua storia, l’attività del Centro, inizialmente focalizzata esclusivamente sulle malattie neuromuscolari (come le distrofie muscolari), si è progressivamente ampliata. Questa evoluzione è avvenuta grazie alla volontà dell’Ing. Enzo Ferrari e, successivamente, dell’Ing. Piero Ferrari, includendo anche:
Attualmente, il Centro è diretto dal Professor Giacomo Comi.
Nel 1984 fu fondata anche l’Associazione “Centro Dino Ferrari” e fu costituito un Consiglio Direttivo, presieduto allora da Anna Maria Craxi Moncini e dall’Ing. Enzo Ferrari che ne fu Fondatore e Presidente Onorario fino alla sua dipartita. Alla fondazione contribuì anche un piccolo gruppo di soci, tra cui Manuela Consensi Dini che ancora oggi, in qualità di Vicepresidente e Segretario Generale, regge il timone di una realtà attiva da più di 45 anni.
Insieme a lei, la Dott.ssa Marialuisa Trussardi, in qualità di Presidente e l’Ing. Piero Ferrari, come Presidente Onorario, portano avanti con grande passione la missione dell’Ing. Enzo Ferrari.
Nel corso degli anni hanno ricoperto la carica di Presidente, dopo Anna Maria Craxi Moncini: Guglielmo Scarlato, Alberto Rusconi, Angelo Moratti e dal 2004 Marialuisa Gavazzeni Trussardi.
L’Ing. Piero Ferrari, figlio del fondatore e fratello di Dino, dal 1988 assume la carica di Presidente Onorario.