Prevenire il Parkinson, tra stress cellulare e genetica

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La malattia di Parkinson è una delle più comuni patologie neurodegenerative ed è caratterizzata dalla graduale perdita dei neuroni dopaminergici, fondamentali per il controllo dei movimenti. Ad oggi non esiste una cura definitiva, e le cause che portano allo sviluppo della malattia restano in gran parte sconosciute. Si ritiene tuttavia che alla base ci sia una complessa interazione tra fattori genetici e ambientali. In persone geneticamente predisposte, eventi esterni come infezioni, traumi fisici o forti stress emotivi potrebbero attivare meccanismi cellulari che avviano il processo di neurodegenerazione. Con questo progetto, i ricercatori del “Centro Dino Ferrari” lavorano per approfondire il ruolo della risposta cellulare allo stress come potenziale fattore scatenante nei soggetti vulnerabili, con l’obiettivo di identificare nuovi bersagli terapeutici e sviluppare strategie di prevenzione o intervento precoce.

Metodi e Tecnologie

Il progetto integra dati clinici, analisi multiomiche e modelli cellulari paziente-specifici:

  • Raccolta di dati clinici da una vasta coorte di pazienti con Parkinson per individuare eventi scatenanti antecedenti alla diagnosi.
  • Utilizzo di trascrittomica, proteomica e lipidomica su soggetti sani e affetti da Parkinson con predisposizione genetica.
  • Sviluppo di organoidi cerebrali da cellule staminali pluripotenti indotte di pazienti e controlli.
  • Test di terapie in grado di modulare il rischio e il decorso della malattia in modelli cellulari avanzati.
  • Studio del meccanismo di “doppio hit” per chiarire le interazioni tra genetica e ambiente.

Impatto Atteso

  • Determinazione dei fattori di rischio: chiarimento del ruolo della risposta allo stress come elemento scatenante nella neurodegenerazione.
  • Stratificazione del rischio: creazione di modelli predittivi per suddividere i soggetti predisposti in categorie di rischio.
  • Sviluppo di approcci terapeutici: identificazione di nuove terapie neuroprotettive testate su modelli cellulari rilevanti e paziente-specifici.

Budget: €150.000

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