Le malattie del motoneurone comprendono un gruppo di patologie rare che colpiscono selettivamente i motoneuroni, cellule nervose responsabili del controllo della muscolatura volontaria. Possono colpire il primo motoneurone (centrale), il secondo (periferico), o entrambi. La più comune è la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), ma ne fanno parte anche forme pediatriche ereditarie come l’atrofia muscolare spinale (SMA) e forme rare come la SMARD1. L’esordio può avvenire in età pediatrica o adulta, con quadri clinici molto variabili.
Le MMN possono essere di origine genetica, sporadica, autoimmune (rara), o idiopatica. I meccanismi patogenetici comprendono alterazioni della proteostasi, stress ossidativo, disfunzione mitocondriale, neuroinfiammazione e difetti nell’RNA processing. Il fatto che siano coinvolti in modo selettivo i motoneuroni suggerisce l’ipotesi che tutte queste malattie condividano una serie di eventi molecolari patogenetici comuni che potrebbero rappresentare possibili bersagli di intervento terapeutico.
Attualmente, le terapie disponibili per le malattie del motoneurone spaziano dai trattamenti farmacologici che modificano il decorso della malattia alla terapia genica, affiancate da un approccio multidisciplinare volto a migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Prof.ssa Stefania Corti
stefania.corti@unimi.it
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