Distonie

Le distonie costituiscono un gruppo eterogeneo di disturbi del movimento caratterizzati da contrazioni muscolari involontarie e prolungate, che determinano movimenti anomali, posture distorte o fisse e, in alcuni casi, tremore. Questi movimenti possono coinvolgere diverse regioni del corpo, tra cui volto, collo, arti e tronco, e si presentano in modo continuo o intermittente, con vari gradi di severità. In alcune forme, il tremore distonico rappresenta la manifestazione principale.

Le distonie possono avere origine genetica, acquisita o idiopatica. Le forme genetiche sono spesso causate da mutazioni in geni coinvolti nella regolazione del tono muscolare e della trasmissione neuronale nei gangli della base, un insieme di strutture cerebrali fondamentali per il controllo del movimento. Alcune di queste forme si presentano in età infantile o adolescenziale, mentre altre insorgono in età adulta. Le distonie acquisite, invece, possono derivare da danni cerebrali legati a eventi perinatali, traumi, infezioni, esposizione a tossine (come il manganese o il piombo) oppure all’uso prolungato di determinati farmaci, in particolare neurolettici e antiemetici. In molti casi, tuttavia, la causa resta sconosciuta e si parla allora di distonia idiopatica.

Le distonie si classificano in base alla distribuzione delle parti del corpo coinvolte. Le forme focali interessano un solo distretto corporeo e comprendono, ad esempio, la distonia cervicale (nota anche come torcicollo spasmodico), il crampo dello scrivano e il blefarospasmo. Le distonie segmentali coinvolgono due aree corporee contigue, mentre le forme generalizzate, più rare, si manifestano con un interessamento esteso del corpo e insorgono solitamente in età precoce. I sintomi possono peggiorare con il movimento o lo stress e migliorare temporaneamente con specifici “gesti antagonisti”, come toccarsi il mento o il viso in caso di distonie dell’area cervico-faciale.

La diagnosi di distonia è essenzialmente clinica, ma può richiedere approfondimenti per identificarne la causa e definirne il tipo. Una valutazione neurologica esperta è fondamentale per distinguere la distonia da altri disordini del movimento, come il parkinsonismo o le coree. Quando si sospetta una forma ereditaria, è possibile ricorrere all’analisi genetica per la ricerca di varianti patogenetiche. Il nostro gruppo si occupa specificamente di questo: vengono impiegate tecnologie avanzate come il whole-exome sequencing (WES) o il whole-genome sequencing (WGS) per identificare nuove cause genetiche di distonia, anche in casi in cui il test genetico tradizionale non ha dato esito positivo. Questa attività di ricerca ha già portato alla scoperta di nuovi geni responsabili di forme rare di distonia, contribuendo a una migliore comprensione della malattia.

Terapie disponibili

Il trattamento della distonia deve essere personalizzato in base al tipo, all’estensione e alla gravità del disturbo, nonché alle esigenze specifiche di ogni paziente. Le opzioni terapeutiche includono approcci farmacologici, fisici e, nei casi selezionati, neurochirurgici. I farmaci comunemente utilizzati comprendono gli anticolinergici e in alcune forme selezionate, la levodopa, particolarmente efficace nelle distonie dopa-responsive. Un trattamento largamente impiegato nelle forme focali è rappresentato dalle infiltrazioni con tossina botulinica, che consentono di ridurre l’attività muscolare anomala in modo mirato e temporaneo, con benefici significativi sulla sintomatologia.

Nelle forme generalizzate o segmentali gravi che non rispondono adeguatamente alle terapie conservative, può essere indicata la stimolazione cerebrale profonda (DBS). Questa procedura neurochirurgica prevede l’impianto di elettrodi in specifiche aree del cervello, come il globo pallido interno, e può determinare un miglioramento sostanziale del controllo motorio.

Infine, il trattamento della distonia si avvale anche del supporto riabilitativo, attraverso programmi di fisioterapia, logopedia e terapia occupazionale, fondamentali per migliorare la funzionalità quotidiana e contrastare le complicanze muscolo-scheletriche associate alla patologia.

Ricerca in corso

La ricerca sulle distonie si concentra principalmente su due ambiti complementari: da un lato, l’identificazione delle cause genetiche e biologiche alla base delle diverse forme di distonia; dall’altro, lo studio dei meccanismi patogenetici specifici per ciascun sottogruppo, con l’obiettivo di sviluppare terapie più mirate ed efficaci.

Nel nostro centro, utilizziamo tecnologie di sequenziamento di nuova generazione (NGS), sia a lettura corta che lunga, per scoprire nuove mutazioni coinvolte nelle forme ereditarie di distonia, in particolare nei casi non spiegati dai geni attualmente noti. Parallelamente, stiamo lavorando all’identificazione di biomarcatori molecolari, sia cellulari che umorali, utili per facilitare la diagnosi precoce e per distinguere in modo più accurato le diverse varianti cliniche.

Un ulteriore fronte di ricerca è rappresentato dallo sviluppo di modelli preclinici innovativi, come gli organoidi striatali generati da cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC) derivate da pazienti. Questi modelli in vitro permettono di studiare in profondità i meccanismi cellulari e molecolari alla base della distonia e rappresentano una piattaforma promettente per la sperimentazione di nuove strategie terapeutiche.

Contatti e approfondimenti

Dott. Alessio Di Fonzo