Malattia di Charcot-Marie-Tooth (CMT) e Neuropatie Ereditarie

La Malattia di Charcot-Marie-Tooth (CMT) è la neuropatia ereditaria più comune, con incidenza di 1:2.500 abitanti. È caratterizzata da degenerazione progressiva dei nervi periferici che porta a debolezza e atrofia muscolare distale degli arti. Rappresenta un gruppo eterogeneo di patologie genetiche del sistema nervoso periferico con esordio variabile dall’infanzia all’età adulta e progressione lentamente evolutiva che raramente porta a disabilità grave.

La CMT è causata da mutazioni in oltre 100 geni diversi che codificano proteine essenziali per la funzione dei nervi periferici. Le principali forme includono: CMT1 demielinizzante (40%, principalmente PMP22), CMT2 assonale (35%, principalmente MFN2), CMTX X-linked (10-15%, gene GJB1), CMT4 autosomiche recessive (5%). La trasmissione è prevalentemente autosomica dominante, con casi sporadici nel 10-20% dovuti a mutazioni de novo.

I sintomi della CMT si manifestano progressivamente e includono:

Segni caratteristici comuni: – Deformità del piede (piede cavo, dita a martello) – Atrofia muscolare distale (“gamba a bottiglia rovesciata”) – Debolezza dei muscoli peronieri e intrinseci della mano – Perdita della massa muscolare dei polpacci

Manifestazioni per età:Infanzia-adolescenza: difficoltà nella corsa, cadute frequenti, deformità progressive del piede, ritardo acquisizioni motorie – Età adulta: crampi muscolari notturni, affaticamento precoce, difficoltà manipolazione fine, problemi di equilibrio

Sintomi specifici per sottotipo:CMT1 (demielinizzante): velocità di conduzione molto ridotte (<38 m/s), ispessimento nervi superficiali, progressione lenta – CMT2 (assonale): velocità di conduzione normali/lievemente ridotte, progressione variabile, coinvolgimento sensitivo – CMTX1: maschi più gravemente colpiti, femmine con sintomi lievi-moderati, possibili alterazioni SNC

  • Valutazione clinica: anamnesi familiare (essenziale), esame neurologico per debolezza distale e areflesia
  • Elettroneurografia (ENG): CMT1 con velocità <38 m/s, CMT2 con velocità normali ma ampiezza ridotta
  • Elettromiografia (EMG): denervazione cronica, segni di reinnervazione, riduzione unità motorie
  • Risonanza magnetica: valutazione atrofia muscolare, edema nelle fasi acute, sostituzione adiposa
  • Test genetici (gold standard): approccio sequenziale con test PMP22 duplicazione, panel NGS geni CMT, whole exome sequencing
  • Test specifici: MLPA per duplicazioni/delezioni, sequenziamento Sanger per mutazioni puntiformi
  • Valutazione ortopedica: deformità del piede, scale funzionali validate (CMTNS, ONLS)

Terapie disponibili

Attualmente non esistono cure specifiche, la gestione è sintomatica e riabilitativa:

Gestione ortopedica: – Ortesi plantari personalizzate, tutori caviglia-piede (AFO) – Chirurgia correttiva del piede cavo, tenodesi e trasferimenti tendinei – Calzature ortopediche su misura, supporto arco plantare

Riabilitazione multidisciplinare: – Fisioterapia: stretching, rinforzo muscolare, allenamento equilibrio, esercizi aerobici a basso impatto – Terapia occupazionale: adattamenti attività quotidiane, ausili manipolazione fine, ergonomia lavorativa

Gestione sintomatica: – Dolore neuropatico: Gabapentin/Pregabalin, antidepressivi triciclici, Duloxetina – Crampi muscolari: stretching regolare, magnesio, chinino (casi selezionati)

Terapie sperimentali: terapia genica per CMT1A, modulatori espressione PMP22, neuroprotezione

Ricerca in corso

  • Studio di storia naturale CMT con registri internazionali
  • Identificazione biomarcatori di progressione
  • Terapie innovative: PXT3003 per CMT1A, terapie geniche, approcci di silenziamento genico
  • Protocolli riabilitazione personalizzata evidence-based
  • Farmaci neuroprotettivi per prevenzione degenerazione
  • Partecipazione a network internazionali di ricerca